Da architetto a ceramista
- Maria Ana ha trovato la ceramica alla fine di un viaggio alla scoperta di sé
- Le sue opere in ceramica colpiscono per le loro dimensioni e tridimensionalità
- Lei estende i limiti della produzione tradizionale di piastrelle
Maria Ana stava seguendo una brillante carriera come architetto a Londra, lavorando con artisti del calibro di Sir David Adjaye e Sir Terence Conran, ma le mancava qualcosa. Tornata in Portogallo, pensò di studiare arti visive, ma quando visitò il dipartimento di ceramica della scuola d'arte ArCo in una vecchia fattoria con galli che correvano liberi, Maria Ana capì subito che avrebbe studiato lì. Mentre lo faceva, iniziò a esplorare la realizzazione di grandi pezzi tridimensionali in un'interpretazione contemporanea della tradizionale fabbricazione di piastrelle portoghesi. Il premio Surface Design che vinse a Londra nel 2016 la incoraggiò a continuare. Oggi, Maria Ana frequenta ancora ArCo, non più come studentessa, ma come responsabile del dipartimento.
Intervista
Raccontaci del tuo radicale cambiamento di professione.
È stato un grande cambiamento dalla vita cittadina a quella rurale. La mia esperienza architettonica è stata molto ricca, ma ho semplicemente sentito il bisogno di connettermi di più con i materiali durante la fase di produzione e non solo di vedere il prodotto finale. Quindi, ho cercato la mia strada e alla fine ho trovato la ceramica.
Pensi di essere influenzato dalle tue origini portoghesi?
Le mie radici portoghesi sono sicuramente un'influenza. C'è una forte tradizione di piastrelle in Portogallo, con piastrelle monocromatiche presenti in molte facciate portoghesi. Le mie installazioni in ceramica mettono costantemente in discussione questa tradizione e il suo rapporto con l'architettura e lo spazio.
In che modo il tuo lavoro va oltre la tradizione?
Come architetto, i miei progetti di superficie nella produzione di piastrelle consentono la sperimentazione e la scoperta di nuove possibilità. Mi sento libero di testare i limiti delle tecniche tradizionali utilizzate nella produzione locale e continuo a cercare nuove forme e inventare nuove smaltature.
Quando capisci che un pezzo è ben fatto?
Quando non c'è niente da sottolineare. Non significa necessariamente che non ci siano errori. In realtà penso che funzioni meglio quando non è perfetto. Accetto le imperfezioni fino a un certo punto se il pezzo funziona bene nel suo complesso. Alla fine deve essere una sorpresa.
Maria Ana Vasco Costa è un artigiano esperto: ha iniziato la sua carriera 2014
Dove
- Indirizzo: Indirizzo su richiesta, 1100-105, Lisbona, Portogallo
- Orari: Solo su appuntamento
- Le lingue: Portoghese, Inglese, Italiano
Maria Ana Vasco Costa
- Indirizzo: Indirizzo su richiesta, 1100-105, Lisbona, Portogallo
- Orari: Solo su appuntamento
- Le lingue: Portoghese, Inglese, Italiano
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